Il Piano transizione 5.0 è un programma finanziato con fondi derivanti dal PNRR e dal RepowerEU, introdotto con il Decreto di Revisione del PNRR italiano, convertito in legge e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2024. Ha l’obiettivo di sostenere la transizione 5.0 delle imprese attraverso la concessione di un credito di imposta per uno specifico progetto di innovazione
Condizione Nuovo
CategoriaSoftware 4.0
MarcaCNS
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Il credito d'imposta 5.0:le aliquote e ammissibilità
Beneficio subordinato alla conformità dei requisiti del piano Transizione 4.0 ed al conseguimento di risultati di efficienza energetica
Aliquote maggiori, crescenti in base al livello di risparmio energetico
Massimale di spesa più elevato, dagli attuali 20 a 50 milioni di €.
Necessaria una certificazione ex ante e una ex post
Il credito di imposta previsto dal Piano Transizione 5.0 si rivolge a tutte le imprese che sostengono, tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, spese relative all’acquisto di: Beni strumentali materiali o immateriali 4.0
Il progetto di innovazione può includere:
I beni strumentali materiali e immateriali devono essere quelli previsti dagli allegati A e B del piano Industria 4.0 (Legge 232/2016) e che siano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Inoltre, in linea con le nuove priorità dell’Industria 5.0, i beni utilizzati nel progetto di innovazione devono conseguire alternativamente:
una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3%
una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%
L’allegato B (beni immateriali 4.0) è inoltre esteso a:
software, sistemi, piattaforme o applicazioni per l’intelligenza degli impianti per il monitoraggio e la visualizzazione dei consumi energetici
software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla voce 1)
beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse)
formazione del personale in competenze per la transizione verde (nel limite del 10% degli investimenti effettuati negli altri beni e in ogni caso fino ad massimo di 300.000 € a condizione che le attività formative siano erogate da soggetti